tag:blogger.com,1999:blog-283416262024-03-13T09:02:58.386+01:00severinoLa sfera politica nasce direttamente dall'agire-insieme, dal condividere parole e azioni. Lo dice Hannah Arendt. Epicuro dice invece che bisogna vivere nascosti. Essere fedeli ad entrambi i principi non è un paradosso. E' la scommessa!severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.comBlogger82125tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-77171550107189369622011-02-01T09:20:00.002+01:002011-02-01T09:26:01.409+01:00Nuova puntata della radio di TESTIMONIANZE<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF9_jpwFXsAJjQDmNG9lbiPMNtljlFor7boMl23CZ-BBOnmj2gsekGlFYrEneP6Ve13vJfLj7VbiotyBYH-mGg9JM1kJZ85hd7SqN_s1mKwVGAJfWlCsswn-J0VxwvLRC0GCSM/s1600/e33ef3ef3ef3ef3ef3fe3f3ef3ef3ef3ef3ef3ef3ef.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF9_jpwFXsAJjQDmNG9lbiPMNtljlFor7boMl23CZ-BBOnmj2gsekGlFYrEneP6Ve13vJfLj7VbiotyBYH-mGg9JM1kJZ85hd7SqN_s1mKwVGAJfWlCsswn-J0VxwvLRC0GCSM/s400/e33ef3ef3ef3ef3ef3fe3f3ef3ef3ef3ef3ef3ef3ef.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5568634405612868306" /></a><br /><div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><span class="Apple-style-span" style=" line-height: 14px; font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:11px;"><a href="http://blogtestimonianze.blogspot.com/">Nel BLOG di TESTIMONIANZE potete trovare l'ultima puntata di "Testimonianze web radio" dedicato al tema EGITTO E TUNISIA: DUE RIVOLUZIONI CHE CAMBIERANNO LO SCENARIO POLITICO INTERNAZIONALE?</a></span><div><span class="Apple-style-span" style=" line-height: 14px; font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:11px;"><br /></span></div><div><span class="Apple-style-span" style=" line-height: 14px; font-family:'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif;font-size:11px;"><b><a href="http://blogtestimonianze.blogspot.com/">T</a></b><b><a href="http://blogtestimonianze.blogspot.com/">WR Testimonianze Web Radio</a></b></span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-56985446961288476842010-06-30T08:57:00.004+02:002010-06-30T09:42:52.767+02:00In Fase di transizione<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKNfNfG5XX0lg3cn9129HpiDhgz4UhlYnJkjFlkmJohrEV6r0eI-qojJPSy2tmDGhUPR_CPnsf1Ps5pMuULRFBFFmr9YY4VU8YKOxrEPixQKt9hBeFWcBqvyl9AudRh5gJuLpa/s1600/FUAD+AZIZ+Pace.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 300px; FLOAT: left; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5488468599606574850" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKNfNfG5XX0lg3cn9129HpiDhgz4UhlYnJkjFlkmJohrEV6r0eI-qojJPSy2tmDGhUPR_CPnsf1Ps5pMuULRFBFFmr9YY4VU8YKOxrEPixQKt9hBeFWcBqvyl9AudRh5gJuLpa/s400/FUAD+AZIZ+Pace.jpg" /></a><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">Agli amici che, ogni tanto, hanno la bontà di dare un'occhiata al mio Blog (ma lo stesso vale, in misura diversa, per il Sito), devo qualche parola di spiegazione. Sono un po' meno attivi, da un po' di tempo, entrambi: Sito e Blog.<br /></span></div><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">Non è trascuratezza, credetemi. Sono gli effetti di una fase di transizione.<br /></span></div><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">La fine del mio impegno istituzionale in Consiglio Regionale (in seguito all'esito delle Primarie PD, di cui ho avuto già occasione di scrivere e su cui non voglio ripetere considerazioni già svolte, ed al conseguente e scontato esito delle elezioni regionali con "liste bloccate") ha comportato non pochi cambiamenti. Il ritorno al lavoro di insegnamento (che ho sempre sempre cercato, per come sapevo, di svolgere con cura e con attenzione, ma che comporta un impegno non piccolo, soprattutto in una scuola profondamente cambiata) e la cura per la rivista "Testimonianze" (che continua, con determinazione, nel suo cammino, ma in mezzo a non poche difficoltà, in temoi di crisi e di indiscriminati "tagli" alla cultura) hanno assorbito energie e ridefinito tempi e priorità da osservare.Il Blog (un po' in ritardo negli aggiornamenti ) e il Sito (che, in alcune parti, relative alla "dimensione Regione", ha da essere rivisto) ne hanno inevitabilmente risentito.<br /></span></div><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">Era, ritengo, un precisazione dovuta, relativamente agli "effetti collaterali" di una vicenda, come quella di chi scrive, che (sia pure in un ambito specifico e particolare), al di là degli aspetti più direttamente personali, presenta dei risvolti "paradignatici" di carattere politico. Sui quali un minimo di riflessione potrebbe essere utile per trarne qualche insegnamento.<br /></span></div><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">Rimane l'intendimento di continuare nell'impegno (sui temi "consueti", della "cultura diffusa", dei diritti e della convivenza, "riforma della politica") di carattere civile. Debitamente riaggiornati, i Blog e Sito (che presto verrà parzialmente ristrutturato) continueranno a darne conto.</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-77804352357223788962010-05-01T07:58:00.007+02:002010-05-04T18:00:16.938+02:00Riflessioni "controccorrente"nel giorno del 1 Maggio<span style="color:#990000;">La cultura del lavoro fra memoria e futuro</span>"<span style="color:#990000;">: è il tema che si pone e che si impone alla nostra attenzione il Primo Maggio. E che ci fa ricordare che, accanto ai (fondamentali) diritti civili ed ai diritti di libertà, i diritti sociali fanno parte a pieno titolo della cultura di una società che voglia definirsi democratica e rispettosa della dignità umana. Tanto più se (come nel caso della Costituzione repubblicana del nostro Paese) la società deve essere "fondata sul lavoro".</span><br /><span style="color:#990000;">Politicamente, c'è una riflessione di fondo da fare: cosa</span> <span style="color:#990000;">significa, e cosa può essere, negli anni duemila, una società "fondata sul lavoro"? Essere conseguenti con tale principio sarebbe, oggi, un bell'impegno. E una bella scommessa.</span><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2sX_WTEnamjgNpa9M1HmINkxoxj3Bchn4lA9I5zQczzA71JOYxTz553iapOGKyrvh8YUPoz2xx5dnGOr4Er6sjvHaArYvzGNtgqWvPOB7Z6ichXXmIledMplBSFbZ4crFfTp/s1600/Primo+Maggio.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; FLOAT: left; HEIGHT: 264px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466180646743023106" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI2sX_WTEnamjgNpa9M1HmINkxoxj3Bchn4lA9I5zQczzA71JOYxTz553iapOGKyrvh8YUPoz2xx5dnGOr4Er6sjvHaArYvzGNtgqWvPOB7Z6ichXXmIledMplBSFbZ4crFfTp/s400/Primo+Maggio.jpg" /></a>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-40273808375955854992010-03-08T15:23:00.004+01:002010-03-08T15:40:36.858+01:00Toscana: le riviste nel Testo Unico della Cultura.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKv786D2HLOTPGqOZKNLHvb4JJneI_Xh1i0BGfO4A71K5ge0egA-z_PMZOxN_inbQRrQjAM6Kp_6bnaUEcjR843Bhx3IgCL0qt0ZHC7ef9f2yvs20OFh9N-E4NOvlOEtZmcaAY/s1600-h/bambino.gif"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 143px; FLOAT: left; HEIGHT: 98px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5446268908440732242" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKv786D2HLOTPGqOZKNLHvb4JJneI_Xh1i0BGfO4A71K5ge0egA-z_PMZOxN_inbQRrQjAM6Kp_6bnaUEcjR843Bhx3IgCL0qt0ZHC7ef9f2yvs20OFh9N-E4NOvlOEtZmcaAY/s400/bambino.gif" /></a><br /><br /><div align="justify"><br /><span style="color:#cc9933;">Nella seduta del Consiglio Regionale con cui si sono chiusi i lavori d’aula della presente Legislatura è stato approvato il <strong>Testo Unico della Cultura</strong> della Regione Toscana.<br />Si tratta di un importante provvedimento legislativo che non solo accorpa e riordina ma che contribuisce anche a ridisegnare l’intero quadro della normativa legislativa della Regione Toscana in materia di cultura.<br />All’interno dell’articolato del Testo Unico, in seguito ad un approfondito lavoro in Commissione cultura ed alla stessa discussione finale al momento dell’approvazione, sono state recepite non poche delle istanze contenute nel Progetto di Legge relativo alla Tutela, alla <strong><em>Valorizzazione ed alla promozione delle riviste di cultura in Toscana</em></strong>, presentato, a suo tempo, da chi scrive e da altri consiglieri regionali e discusso pubblicamente nel Convegno dedicato al tema: <em><strong>Investire nella parola scritta</strong></em>.</span></div><div align="justify"><br /><span style="color:#cc9933;"> In particolare, il Testo Unico prevede:<br />la " promozione e valorizzazione delle pubblicazioni culturali della Toscana con particolare riguardo alle riviste e alle produzioni della piccola e media imprenditoria"; <br /><br /> la " promozione del dibattito culturale contemporaneo, ivi incluso quello relativo alla storia culturale della Toscana, al fine di garantire il pluralismo e il diritto di manifestazione del pensiero alle espressioni culturali non sostenute dal mercato dei consumi culturali, anche attraverso il sostegno a iniziative editoriali e all’editoria piccola, media e periodica toscana di ambito culturale";<br /> le seguenti azioni miranti a promuovere riviste e piccola editoria<br />" l’istituzione dell’elenco regionale delle riviste toscane di cultura, al quale potranno essere iscritte le riviste di cultura in possesso dei requisiti che saranno individuati con apposito regolamento";<br /> la promozione della conoscenza delle riviste toscane di cultura iscritte nell’elenco regionale e delle loro produzioni editoriali attraverso gli esistenti canali informativi all’interno dei vari strumenti di comunicazione istituzionale;<br />la promozione della conoscenza dei piccoli e medi editori e delle loro produzioni editoriali attraverso la creazione di canali informativi entro i vari strumenti di comunicazione istituzionale;<br />la presentazione di pubblicazioni, incontri con gli autori, convegni e conferenze, cui la Regione provvede assicurando il coordinamento con gli enti e le istituzioni locali e scolastiche;<br />l’attività di intermediazione con gli enti locali, consorzi, aziende pubbliche e private, associazioni, al fine di favorire la conclusione di accordi, convenzioni tra piccoli e medi editori ed i canali della distribuzione;<br />la realizzazione di una banca dati dei piccoli e medi editori, anche avvalendosi della collaborazione del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM);<br />la diffusione della fruizione dei prodotti editoriali e delle riviste di cultura attraverso i sistemi bibliotecari presenti nella Regione;<br /> la partecipazione dei piccoli e medi editori e delle riviste di cultura alle fiere del libro, nazionali e internazioni, avvalendosi delle proprie strutture, di APET-Toscana Promozione e della Fondazione Sistema Toscana;<br /> la previsione di contributi straordinari per progetti relativi all’innovazione multimediale al fine di un’ampia diffusione dei contenuti culturali;<br /> azioni intraprese per la promozione e valorizzazione delle riviste toscane di cultura, con specificazione dei contributi straordinari per l’innovazione multimediale concessi nell’anno precedente".<br /><br /> Ovviamente l’applicazione delle indicazioni contenute nel Testo Unico è rimandata alla prossima legislatura e al Regolamento applicativo che dovrà, allora, essere messo a punto.<br />Ma la menzione, in un provvedimento legislativo di questa portata, delle riviste di cultura e della piccola editoria e l’impegno così assunto dalla Regione Toscana in merito alla messa in atto di strategie miranti alla loro diffusione e valorizzazione costituiscono un primo, e inedito, risultato politico di cui credo sia giusto dar conto e sottolineare la rilevanza.</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-32077470299813908572009-12-24T09:34:00.001+01:002009-12-24T09:38:50.320+01:00Valutazioni di un ex candidato alle Primarie<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLbveyUvptAcUSjMBP9vJYDltb-BuaNFCl_lYcPrdGx7Rs-xOLYhzTm1HEQsVhQ1EUP1CCetrrfUMO-Nr0CNWdTwQgibETEfDKzTye_WIPZBdIFaNAygWdm5IWnZnBjL9mC_0U/s1600-h/urna+elettorale1.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 377px; FLOAT: left; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5418718476648571138" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLbveyUvptAcUSjMBP9vJYDltb-BuaNFCl_lYcPrdGx7Rs-xOLYhzTm1HEQsVhQ1EUP1CCetrrfUMO-Nr0CNWdTwQgibETEfDKzTye_WIPZBdIFaNAygWdm5IWnZnBjL9mC_0U/s400/urna+elettorale1.jpg" /></a><br /><div><br /><br /><span style="color:#cc9933;">Cari amici,<br />questa è l'ultima comunicazione relativa alla campagna "Idee in cammino". Un percorso che ha prodotto iniziative belle, partecipate, dense di contenuti. Semi che, comunque, qualcosa produrranno.<br /></span><span style="color:#cc9933;"><strong>I risultati decorosi e la sconfitta<br /></strong>I risultati elettorali conseguiti da chi scrive sono più che decorosi: 924 (novecentoventiquattro) voti. Che sono tutti voti "veri" (non come quelli prodotti da catene di comando, notabilati, apparati e nomenklature) e che considero, grato, come altrettanti attestati di stima. Del resto, l'affluenza al voto è stata bassissima e anche i candidati che si sono meglio piazzati non hanno avuto i risultati eclatanti per i quali, spesso con dovizia di mezzi, avevano lavorato (e che incautamente avevano preannunciato)<br />Comunque, il risultato, pur onorevole e più che sufficiente a poterne uscire politicamente "a testa alta", mi assegna il decimo posto. Non utile, salvo eventi imprevedibili, ad una mia rielezione in Consiglio Regionale. Un risultato onorevole, dunque, e una sconfitta. Alle sconfitte non vanno cercate attenuanti. Vanno, intanto, accettate ed elaborate per quel che sono. Ma sull' infelice vicenda delle cosiddette Primarie qualche riflessione si impone. Riflessioni che, per quel che mi riguarda, nascono non certo dall'amarezza della sconfitta (ai fini della rielezione in Consiglio Regionale), ma dalla volontà di fornire un contributo politico al dibattitto pubblico che tutti ci riguarda, Sull'impianto stesso di questa Legge elettorale della Toscana, per iniziare.<br /><strong>Una distorsione della democrazia?</strong><br />Dice bene, ancora una volta, il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti ("Corriere Fiorentino", 15 Dicembre), che registra e critica la grottesca anomalia di un sistema in cui "noi avremo due milioni e ottocentomila toscani che non scelgobo i candidati, e sono quelli che andranno a votare (alle Regionali di Marzo n.d.r.) e centomila che hanno scelto i candidati (nelle Primarie n.dr.) ". A questa autentica distorsione della logica più elementare della democrazia, si aggiunga quanto da noi più volte denunciate: il silenzio assordante che ha accompagnato la preparazione delle Primarie. Un silenzio la cui responsabilità , questa sì, davvero primaria (oltreché del "depotenziamento" delle Primarie indotto dalla mancata competizione fra i candidati presidenti, dal momento che il PD ha optato per un candidato unico, peraltro ottimo, come Enrico Rossi) è degli organi istituzionali che avrebbero dovuto informare i cittadini dell'importanza del passaggio elettorale e che questo compito non lo hanno assolto, o lo hanno assolto in maniera del tutto insufficiente. I cittadini, in percentuali elevatissime, non sapevano che c'era un importante passaggio elettorale o (cosa più grave) non sapevano dove erano i seggi. Di più: ai cittadini che si recavano al seggio sbagliato non si sapeva dire quale fosse e dove fosse il seggio in cui avrebbero dovuto recarsi. In alcune situazioni, come mi è stato personalmente e direttamente riportato, i vigli urbani, interpellati in merito, non sapevano e non erano stati informati che vi era una scadenza elettorale.<br /></span><span style="color:#cc9933;"><strong>Le responsabilità politiche<br /></strong>Vi sono, poi, in tutta questa vicenda, responsabilità politiche evidentissime. A partire da quelle della dirigenza regionale del PD. Che prima ha messo a punto e fatto approvare un listino regionale (i cinque candidati che vengono sottratti alle Primarie e che vengono messi direttamente in posizione sicura in lista per le Regionali) che parla da solo.<br />Il "listino" dovrebbe essere il "biglietto da visita" del Partito. Dovrebbe essere fatto anche per accogliere, almeno parzialmente, esponenti della società civile, del mondo della cultura, delle professioni e del lavoro. Invece, il listino è stato composto secondo una logica squisitamente partitocratica e correntizia.<br />La successiva fase delle Primarie, poi, è stata del tutto "non governata" (secondo l'interpretazione più benevola). Si sono registrate situazioni di gravissima asimmetria.<br />In Provincia, i territori venivano, spesso, rigidamente "bloccati" sul sostegno a singoli candidati (in una competizione che si svolge in una circoscrizione elettorale provinciale!), mentre a Firenze-città veniva teorizzato (e brutalmente praticato) una sorta di "libero mercato" delle candidature. Con il piccolo e trascurabile dettaglio che venivano messe, senza alcuna mediazione, sullo stesso piano, potenti e consolidate macchine di raccolta del consenso e campagne totalmente autogestite, autofinanziate e basate sull'apporto generoso del volontariato dei giovani, degli amici e di esponenti della società civile. Come, appunto, è stata la nostra.<br /><strong>Ancora, in difesa della "buona politica"</strong><br />Giova ripeterlo: quasi mille voti, conquistati in assoluta povertà di mezzi e con la forza delle idee, sono un piccolo "capitale politico". Che non verrà disperso.<br />Si riparte dalla società civile. Prima di tutto, dalla Rivista "Testimonianze" (che chi scrive ha onere e onore di dirigere). Una rivista che, come sempre, nel rispetto del pluralismo interno delle posizioni, nella valorizzazione del lavoro comune di credenti e non credenti, continuerà il suo lavoro culturale in difesa e a sostegno della "buona politica".<br />A quelli che, nel complesso "passaggio" che abbiamo appena alle spalle, in varie forme, mi sono stati generosamente, fattivamente ed affettuosamente vicini, invio un ringraziamento, un abbraccio e l'invito ripetuto a "non mollare".<br /></span><br />Severino Saccardi<br /> </div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-60947064134004650092009-12-03T09:01:00.001+01:002009-12-03T09:03:49.237+01:00Dichiarazione di voto di una scarpa sinistra.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg84R9krYeqYNXxAu4K6ZrkrdWcMnKhwuF35vfv7_tghPTckCSIVR2I9brYTbu1e-te1JZpHPDJTZlAPEz7r4zHc1rM8JUaOdUXaewWlivKFR9l0t7mh_hT_6lOQMhuCUpuXYTm/s1600-h/scarpa+sinistra.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 333px; FLOAT: left; HEIGHT: 301px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5410917145320187170" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg84R9krYeqYNXxAu4K6ZrkrdWcMnKhwuF35vfv7_tghPTckCSIVR2I9brYTbu1e-te1JZpHPDJTZlAPEz7r4zHc1rM8JUaOdUXaewWlivKFR9l0t7mh_hT_6lOQMhuCUpuXYTm/s400/scarpa+sinistra.jpg" /></a><br /><div><span style="color:#cc6600;">Ieri sera, a Scuola-Città Pestalozzi c'era una festa. Dedicata all'amica Gabriella Lisi (che ha un'autentica passione per le calzature). Tema della serata, dunque, le scarpe. La brava Anna Lucheroni ha proposto alcuni deliziosi testi. Tra cui, questa "Dichiarazione di voto di una scarpa sinistra" che parla, in maniera trasparente delle Primarie e della mia candidatura. La trascrivo per gratitudine. Severino Saccardi.</span></div><div><span style="color:#cc6600;">" Non so se sia proprio il caso. Chi lo decide se è il caso o non è il caso? Mi prendo la responsabilità di deciderlo io, questa volta. Il giorno 13 scenderò le scale di casa mia, camminerò sul marciapiede fino al semaforo, aspetterò il verde, attraverserò, entrerò dentro un edificio, dentro una cabina e voterò il nome del mio rappresentante. E non lo voterò per amicizia o per convenienza. Non lo voterò perché se eletto potrà mettermi delle zeppe o farmi avere dei privilegi, quali lucidi migliori, calzanti migliori, contenitori migliori. Non me li darà. Ed io non li chiederò. mI piacerebbe averlo come mio rappresentante per tutto ciò che non gli chiederò. Ho bisofno estremo di sapere che qualcuno, al di là delle mode, delle convenzioni, delle opportunità, continui a battere la strada del dialogo fra culture e religioni, della riflessione sui grandi temi planetari dei diritti umani, del rispetto ambientale, della cooperazione, della solidarietà e della pace.Ne ho bisogno. Altrimenti mi rivolgerei a un grossista, a un rappresentante di famose marche, a un agente pubblicitario, a un venditore di pellame. Io il giorno 13 scenderò le scale di casa, camminerò sul marciapiede fino al semaforo, aspetterò il verde, attraverserò, entrerò in un edificio, dentro una cabina, aprirò una scheda e voterò il nome del mio rappresentante. E concludo dicendo che non spiegherò meglio di così a meno che non mi si chieda di farlo. Non è propaganda gratuita. E' econvinzione.(Dichiarazione di voto di una scarpa sinistra per un rappresentante...di scarpe).ANNA LUCHERONI</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-76820839860233756672009-11-26T08:32:00.003+01:002009-11-26T08:44:07.749+01:00Una poesia di stretta attualità (politica)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPl3mgELUuhND-ilOFJzb_tOCubWxwxDxeH4gxzHMpYNRMpG-0rN4N568hI57t7uwicEQQ7O3OeB8ShFqBP70pDHPFwt-QKeVNjrvTskbXVA8odFqU7LcdQsYxfnqRQ42gyPuK/s1600/Sorrisi2.jpg"><span style="color:#993300;"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 309px; FLOAT: left; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5408313849596554866" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPl3mgELUuhND-ilOFJzb_tOCubWxwxDxeH4gxzHMpYNRMpG-0rN4N568hI57t7uwicEQQ7O3OeB8ShFqBP70pDHPFwt-QKeVNjrvTskbXVA8odFqU7LcdQsYxfnqRQ42gyPuK/s400/Sorrisi2.jpg" /></span></a><span style="color:#993300;"><br /></span><div><span style="color:#993300;">Il </span><span style="font-size:130%;color:#993300;">mondo vuol vedere la speranza sul viso.<br />Per gli statisti diventa d’obbligo il sorriso.<br />Sorridere vuol dire non darsi allo sconforto.<br />Anche se il gioco è complesso, l’esito incerto,<br />gli interessi contrastanti – è sempre consolante<br />che la dentatura sia bianca e ben smagliante. Ho qualche dubbio. Gli statisti, se fosse vero,<br />non dovrebbero sorridere il giorno intero.<br />Solo a volte: perché è primavera, tanti fiori,<br />non c’è fretta alcuna né tensione in viso. (…)</span></div><div><span style="font-size:130%;color:#993300;"></span></div><div><span style="color:#993300;">Wislawa Szymborska</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-79862483884602138742009-10-22T20:14:00.001+02:002009-10-22T20:18:45.845+02:00Scrittori in carcere nel mondo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9eF2fG5kSqsSU0tpp9Zyb4uBja79dHl7mo2NpxQiyOBcQe9CR77oSDcFy3szZbdOr6PFrkxSwNPOR80H2tZo_yCvvIhLAKekYspViXzd1AKHax_GlWue_CDk1TBIXf3BJmCDw/s1600-h/Scrittori+in+carcere.gif"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; FLOAT: left; HEIGHT: 311px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5395489788170539730" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9eF2fG5kSqsSU0tpp9Zyb4uBja79dHl7mo2NpxQiyOBcQe9CR77oSDcFy3szZbdOr6PFrkxSwNPOR80H2tZo_yCvvIhLAKekYspViXzd1AKHax_GlWue_CDk1TBIXf3BJmCDw/s400/Scrittori+in+carcere.gif" /></a><br /><div><span style="color:#cc9933;">Libertà d'espressione: oltre 600 gli scrittori in carcere nel mondo22.10.09 - Oltre 600 scrittori sono rinchiusi in prigione per le loro opere in tutto mondo. Più di 200 di loro sono in condizioni drammatiche. La denuncia è del 'Comitato degli scrittori in prigione', membro del Pen club international, riunito nel 75esimo congresso mondiale a Linz, in Austria. La situazione è particolarmente difficile per le donne scrittrici, soprattutto in paesi come Cina, Turchia, Iran, Eritrea e Vietnam. (fonte: RCD)</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-54512603243019587162009-10-11T07:28:00.003+02:002009-10-11T07:46:34.070+02:00Teheran: il pugno duro del regime<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCMx4iqbRsnI43MucEFnmZv6I8IeeQWvaFWqIXATSwh8mmTAxEbaf0Tm0-wM0Sgjp5ifS2Y94_YAK4p8j2HAN0KmiXvjvbi498nNbIg7gjC-jdTExFBELBz93C-uV3CHcm9e3e/s1600-h/IRAN+processo+a+oppositori.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; FLOAT: left; HEIGHT: 227px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5391210332022459954" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCMx4iqbRsnI43MucEFnmZv6I8IeeQWvaFWqIXATSwh8mmTAxEbaf0Tm0-wM0Sgjp5ifS2Y94_YAK4p8j2HAN0KmiXvjvbi498nNbIg7gjC-jdTExFBELBz93C-uV3CHcm9e3e/s400/IRAN+processo+a+oppositori.jpg" /></a><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">Salgono a tre le persone condannate a morte in Iran dopo gli arresti legati alle proteste per le contestate elezioni presidenziali. Il primo condannato a seguito dei disordini scatenati dalla contestata rielezione del presidente Ahmadinejad è Mohammad Reza Ali Zamani. Secondo la versione ufficiale, l’imputato avrebbe ammesso l’accusa di spionaggio, ma Amnesty International ha denunciato ha denunciato l'uso della tortura per ottenere le cosiddette "confessioni" (in puro stile staliniano). Anche gli altri due condannati (di cui sono state rese pubbliche solo le iniziali, A.P. e N.A.) sono stati riconosciuti colpevoli di legami con "organizzazioni fuori legge". Rimangono, intanto, centinaia di altri detenuti nelle carceri di Teheran, arrestati dopo le manifestazioni dell' "Onda Verde". Spenti i riflettori dell'informazione internazionale, a Teheran la macchina della repressione ha funzionato a pieno ritmo. Sono vicende che ci interpellano. E che richiedono, da parte nostra, l'attivazione di una visibile solidarietà con la coraggiosa società civile iraniana. Per salvare la vita ai condannati e per richiedere la liberazione dei detenuti politici e dei "prigionieri di coscienza".</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-77842680083549386712009-10-07T13:01:00.002+02:002009-10-07T13:10:34.855+02:00La lezione di Anna<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhss_ZumW__t_CK5yeBA0ANnR3nG8qzAsQY4Wkt5VFMw42rwIFUlYKvGAEZxxGVE2FEzebR6djTb_mRGt5E_JVUX2e5DvTcDjqZZH6iJjJzdRKUQwqbixF3LYncviWF8WXNoFRG/s1600-h/Anna+Politkovskaya.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5389811668101411266" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 257px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhss_ZumW__t_CK5yeBA0ANnR3nG8qzAsQY4Wkt5VFMw42rwIFUlYKvGAEZxxGVE2FEzebR6djTb_mRGt5E_JVUX2e5DvTcDjqZZH6iJjJzdRKUQwqbixF3LYncviWF8WXNoFRG/s400/Anna+Politkovskaya.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="justify"> </div><div align="justify">7 Ottobre 2006. Uccisione di Anna Poltikvoskaya. Viene eliminata con la violenza una giornalista e una donna-simbolo dell'impegno per i diritti umani, la democrazia, il rispetto della dignità umana in Russia e in Cecenia.</div><div align="justify">A tre anni di distanza, giuridicamente, alla memoria di Anna non è stata resa giustizia (e, come succede in casi del genere, chissà se mai questo avverà).</div><div align="justify">Non è retorico, però, dire che la lezione di coraggio civile e di sensibilità etica di Anna vive nella lotta globale, di stringente e drammatica attualità, per la difesa della libertà di stampa e di informazione, ad ogni latitudine ed in ogni angolo del mondo.</div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-51624249679771682262009-09-05T11:00:00.002+02:002009-09-05T11:06:33.839+02:00Giornalisti assassinati: il "caso Poveda"<img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; FLOAT: left; HEIGHT: 314px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5377906089701833522" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7eewTbnHOtyxaRqmL90AGL2u-RCQ9ca-SdRoxlkpTwDECfrm6h_IZATqQmBYHne1Si3Z7X9xUWSFE79Oc504RmflpzTinxnEydeS7Fd5CoIlNZUtQzb0dz5nJBYvOF3564n9f/s400/el+salvador.jpg" /><span style="color:#cc9933;">El Salvador: ucciso reporter autore di un documentario sui narcotrafficanti locali.</span><br /><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">Il corpo senza vita del giornalista e documentarista franco-spagnolo Christian Póveda è stato rinvenuto con ferite da arma da fuoco all’interno del suo fuoristrada in una zona rurale del distretto di San Salvador. In base alle prime informazioni fornite dalla polizia, Póveda sarebbe stato assassinato con quattro colpi alla testa e al torace esplosi da ignoti che avrebbero intercettato il suo veicolo nella zona di Tonacatepeque, a nord della capitale; secondo alcuni testimoni gli assassini si sarebbero dileguati senza lasciare tracce. Póveda, 52 anni, era impegnato nelle riprese di un documentario a La Campanera, un’area controllata dalle ‘maras’ o ‘pandillas’, le bande criminali giovanili diffuse in tutto il Centroamerica. Aveva raggiunto una certa notorietà, nel 2008, con un precedente documentario, ‘La Vida Loca’ in cui descriveva la realtà della ‘Mara 18’, una delle più temute insieme alla rivale ‘Mara Salvatrucha’, presentata come il frutto della disgregazione familiare nella società salvadoregna a diciassette anni dalla fine della guerra civile (1980-‘92). Nel documentario Poveda afferma che le «maras portano il terrore», ma, contemporaneamente sostiene che le gang sono le sole a a comprendere il malessere della vita nel Paese centroamericano. «Dobbiamo capire perché ragazzini di 12-13 anni entrano in una mara e danno la vita per essa», ha detto, qualche settimana prima di morire, il fotoreporter in un’intervista al quotidiano online 'El Faro'. Giunto in Salvador nel 1980 come corrispondente del ‘Time Magazine’, Pòveda aveva lavorato come fotoreporter di guerra in Medio Oriente, Africa e America Latina; dal 1990 aveva scelto di dedicarsi ai documentari. (Fonte: "Information Safety and Freedom").</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-88152495054131965102009-08-20T12:36:00.003+02:002009-08-20T12:59:27.674+02:00L'italiano, una lingua democratica<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUWoUr4aOgF7l_ns8mQlYhFWov0lGK_nYMh7qCKzMzD3adzBxzaz5oabv0YlIPivf7IYLEI0iT2dt1XarNcl1Zm2W69pW7EQAaj4XHHZM8cmXO17K1Lr5RR0psvvYf8LKMKgDc/s1600-h/lingua+italiana.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; FLOAT: left; HEIGHT: 308px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5371993319154001826" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUWoUr4aOgF7l_ns8mQlYhFWov0lGK_nYMh7qCKzMzD3adzBxzaz5oabv0YlIPivf7IYLEI0iT2dt1XarNcl1Zm2W69pW7EQAaj4XHHZM8cmXO17K1Lr5RR0psvvYf8LKMKgDc/s400/lingua+italiana.jpg" /></a> <span style="color:#cc9933;">" (...) nessuno, di nessuna regione italiana, può accusare uno Stato o un Potere di avergli imposto un idioma che dalla sua (...) ha avuto semmai solo la forza della cultura. Firenze nulla fece, se non approfittare del talento dei suoi grandi scrittori. Quanto agli attuali 'padani' (...) non dimentichino che fra Ottocento e Novecento, coloro che più fecero per dare una lingua moderna a tutti gli abitanti della penisola, facendoli uscire dai dialetti e dal toscanismo angusto, furono il lombardo Manzoni, il ligure piemontesizzato De Amicis, il torinese d'Azeglio, il dalmata Tommaseo, il veneto Fogazzaro, il romagnolo Pascoli, il genovese Mazzini. E che, ancor prima, l'astigiano Alfieri, il subalpino Baretti, i milanesi Verri e Beccaria molto avevano fatto per radicare la lingua comune.(....) Ciò non toglie che i dialetti siano una ricchezza. Ma è una ricchezza ancor maggiore lo strumento divenuto pian piano comune, in quasi mille anni, ad almeno 60 milioni di persone. Per forza propria, senza bisogno di decreti governativi tutelati dai gendarmi"</span></div><div align="justify"><span style="color:#cc9933;">(Vittorio Messori, <em>L'italiano, una lingua democratica, "Corriere della Sera", 19 Agosto 2009).</em></span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-58515637582435026632009-07-10T17:38:00.000+02:002009-07-10T17:40:44.158+02:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj7BZbqyxS-q5h9cNrgpltM18Fki504G_nFIyyl9WbrGGGeMLcxea3upArq0eOJxvK4KQHPu43oIuT_nNISj0XmsxBETGi8s8Mc1666g05j0enVc9_c9U4Soc4Fwd5q-cGSy7B/s1600-h/Palazzo+Vecchio+con+drappo+verde.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5356856402702639602" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj7BZbqyxS-q5h9cNrgpltM18Fki504G_nFIyyl9WbrGGGeMLcxea3upArq0eOJxvK4KQHPu43oIuT_nNISj0XmsxBETGi8s8Mc1666g05j0enVc9_c9U4Soc4Fwd5q-cGSy7B/s400/Palazzo+Vecchio+con+drappo+verde.jpg" /></a><br /><div align="center"><span style="color:#009900;">Firenze con l' Iran democratico in lotta.</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-5391454205081415872009-06-16T08:27:00.007+02:002009-06-16T09:17:29.952+02:00"Where is my vote?".<div align="justify"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr5t2_KV9bRiDI-8OvLPUCfS3bCcxPcn43BnceZn5E-yWBZfoAiekFVhHtkV6VHTx36XgGO4USnWFNK7-Z7K79yZgAIe0eqj_oVaqt4JWG5a1uRXzt7DdW6VRPp9gXTWBWW1kp/s1600-h/iran1.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 370px; FLOAT: left; HEIGHT: 370px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5347812186285109490" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr5t2_KV9bRiDI-8OvLPUCfS3bCcxPcn43BnceZn5E-yWBZfoAiekFVhHtkV6VHTx36XgGO4USnWFNK7-Z7K79yZgAIe0eqj_oVaqt4JWG5a1uRXzt7DdW6VRPp9gXTWBWW1kp/s400/iran1.jpg" /></a> <span style="color:#cc6600;">"</span><span style="color:#990000;">Where is my vote?". </span></div><div align="justify"><span style="color:#990000;">Era, questo, lo slogan identificativo, e ripetuto all'infinito, degli studenti iraniani che hanno manifestato, ieri, a Firenze, in Piazza della Repubblica. Protestavano, a viso scoperto, alternando le espressioni in lingua farsi con quelle in inglese e in (ottimo) italiano.</span></div><div align="justify"><span style="color:#990000;">A salutarli è passato il presidente del Consiglio Regionale, Riccardo Nencini, che ha annunciato che la prossima Festa della Toscana, incentrata sui temi della creatività e delle libertà, sarà dedicata anche a loro.</span></div><div align="justify"><span style="color:#990000;">Il candidato sindaco del centrosinistra, matteo Renzi, ha assicurato che Firenze non lascerà sola la numerosa comunità iraniana che vive in questa città.</span></div><div align="left"><span style="color:#990000;">Sono parole di cui bisognerà avere memoria e che dovranno essere tradotte in fatti concreti. </span></div><div align="left"><span style="color:#990000;">Domani mattina, 17 Giugno, intanto, una delegazione di giovani </span><span style="color:#990000;">iraniani verrà ricevuta in Consiglio Regionale. </span><span style="color:#990000;">Vuole essere un impegno: a non abbandonarli.</span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;color:#990000;">"Where are their votes?".</span></div><div align="center"><span style="color:#cc6600;"></span></div><span style="color:#cc6600;"><div align="center"><br /></div></span><div align="justify"></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-74758356151375252272009-06-04T08:58:00.002+02:002009-06-04T09:16:31.254+02:00Anniversario di Tien An Men: la Cina censura internet<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ6OBSVJpO7F8XGHDtDdQ6zBiQAXlpvA3JQ8iyzzCdUWXI8B5zZGhYsQo7ypWZ8qrFnGo9Fugg0aAKmelt9rrYJDwRV9k165XOEnMbyVlWuMChKLQ-nR4qrM-wziPxEZFk88of/s1600-h/Tieanmen1.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 266px; FLOAT: left; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5343363513500131378" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ6OBSVJpO7F8XGHDtDdQ6zBiQAXlpvA3JQ8iyzzCdUWXI8B5zZGhYsQo7ypWZ8qrFnGo9Fugg0aAKmelt9rrYJDwRV9k165XOEnMbyVlWuMChKLQ-nR4qrM-wziPxEZFk88of/s400/Tieanmen1.jpg" /></a><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#666600;"></span> </div><div align="justify"><span style="color:#666600;">Venti anni fa, si compiva il massacro di Piazza Tien An Men.</span></div><div align="justify"><span style="color:#666600;"> Quegli avvenimenti, secondo l'informazione di regime e la storiografia ufficiale, non si sono mai verificati. Ed è rigorosamente interdetto parlarne.</span></div><div align="justify"><span style="color:#666600;">In occasione di questo scomodo anniversario, il regime di Pechino ha deciso di oscurare le fonti internet considerate "pericolose" (Twitter, Flickr- colpevole di ospitare immagini sulla violazione dei diritti umani in Cina-Hotmail e, probabilmente, anche Bing, "successore" di Windows Live Searcher).</span></div><div align="justify"><span style="color:#666600;">Non a caso, "Reporters Sans Frontières" annovera la Cina fra i "nemici di internet". </span></div><div align="justify"><span style="color:#666600;">A(clamorosa) conferma che, oggi, la battaglia per la libertà di espressione, oggi, passa anche, e forse soprattutto, per la Rete.</span></div><div align="justify"><span style="color:#666600;">(Fonte: Zeus News).</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-37921408862337478882009-05-30T08:04:00.002+02:002009-05-30T08:20:05.508+02:00L'ultimo viaggio di Beppina Balducci<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf7epVYHYUacTjaeVnUdFeF0RvRbX-BHw0XCgwb4dkOkMs8JEcqJvrYtRuLAudXJio8ufa5hhCNXTUCDYbv3ENQgtfszk_iS3JIb235N9qZ-Fd3mvb5H3ocYJzapvHPYZYyai2/s1600-h/santa+fiora.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 300px; FLOAT: left; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5341494315031446834" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf7epVYHYUacTjaeVnUdFeF0RvRbX-BHw0XCgwb4dkOkMs8JEcqJvrYtRuLAudXJio8ufa5hhCNXTUCDYbv3ENQgtfszk_iS3JIb235N9qZ-Fd3mvb5H3ocYJzapvHPYZYyai2/s400/santa+fiora.jpg" /></a><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#339999;">Qualche giorno fa, a Santa Fiora (sul Monte Amiata), paese natale suo e di suo fratello Ernesto, si sono svolti i funerali di Beppina Balducci.</span></div><div align="justify"><span style="color:#339999;">Beppina era una donna semplice, sincera ed entusiasta. Dopo la scomparsa di padre Balducci,</span></div><div align="justify"><span style="color:#339999;">tante volte ci eravamo trovati a ricordare, pubblicamente, quel suo straordinario fratello, che Beppina, una volta, aveva definito "un grande dono".</span></div><div align="justify"><span style="color:#339999;">Ricordava le loro vicende biografiche e recitava commossa una poesia che p. Balducci, da giovane, aveva dedicato al paese delle sue radici.</span></div><div align="justify"><span style="color:#339999;">Negli ultimi tempi di Beppina avevo notizie solo da lontano. La sapevo provata e sofferente.</span></div><div align="justify"><span style="color:#339999;">Adesso, mi piace ricordarla, con gli amici, con quel sorriso disarmante e con quelle sue spontanee esclamazioni che punteggiavano la sua conversazione ed il suo modo di essere di persona buona di animo ed aperta al mondo.</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-29011117869939674612009-05-12T17:09:00.003+02:002009-05-12T17:14:36.716+02:00Roxana è libera!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgckSYcgBtd3wH8h5MDgcEpa4asziOubnkWiPZO3gMZR66utOSXVQ9qJUNk8HBw4JRWkpG9vQmoJEE78J2rWlllo2YQt8WS4u-kpKly41bdnzDFVPiWhTHtUVhsLvSN_6haiaBo/s1600-h/Roxana+Saberi1.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; FLOAT: left; HEIGHT: 216px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5334955157176352786" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgckSYcgBtd3wH8h5MDgcEpa4asziOubnkWiPZO3gMZR66utOSXVQ9qJUNk8HBw4JRWkpG9vQmoJEE78J2rWlllo2YQt8WS4u-kpKly41bdnzDFVPiWhTHtUVhsLvSN_6haiaBo/s400/Roxana+Saberi1.jpg" /></a><br /><div><span style="color:#990000;"><strong>Roxana</strong></span></div><div><span style="color:#990000;"><strong>è libera!</strong></span></div><div><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></div><div><span style="color:#990000;">E' una grande</span></div><div><span style="color:#990000;">notizia</span></div><div><span style="color:#990000;">dal punto di vista umano.</span></div><div></div><div><span style="color:#990000;">Ed è' una vittoria</span></div><div><span style="color:#990000;">della causa </span></div><div><span style="color:#990000;">dei diritti umani</span></div><div><span style="color:#990000;">e della cultura del dialogo.</span></div><div><span style="color:#990000;"></span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-1375909465490193552009-04-27T13:46:00.000+02:002009-04-27T13:48:34.753+02:00Il dramma di Roxana Saberi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX6Wm5UqJHEq3lXosZXvdPuk1b3OxC82wjftbs30o9u4We-OcfP8npvGoncsHMPNHWq6eWlGP71uH2P22AgmjCEjuicCs5UM9_C4OxnnAx01aKReqrFu8ZSZd9paTECgElU7uR/s1600-h/roxana+saberi.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5329336278384777618" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 278px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX6Wm5UqJHEq3lXosZXvdPuk1b3OxC82wjftbs30o9u4We-OcfP8npvGoncsHMPNHWq6eWlGP71uH2P22AgmjCEjuicCs5UM9_C4OxnnAx01aKReqrFu8ZSZd9paTECgElU7uR/s400/roxana+saberi.jpg" border="0" /></a><br /><div align="justify"><span style="color:#336666;">Iran: preoccupano le condizioni di salute della giornalista condannata per spionaggio 27.04.09 - Roxana Saberi, la giornalista irano-americana in carcere a Teheran e da 7 giorni in sciopero della fame, è 'molto debole' secondo il padre. Reza Saberi ha incontrato la figlia in carcere ieri, per il suo trentaduesimo compleanno, e oggi per la visita settimanale con i familiari. L'uomo ha detto che per il momento la figlia non viene sottoposta a particolari cure mediche. Roxana Saberi è stata condannata a 8 anni di reclusione per spionaggio in favore degli Usa ed è ora in attesa del processo d'appello. Assume contorni drammatici la situazione della giovane giornalista, in difesa della quale si sono pronunciati in questi giorni sia gli Usa che l'Unione Europea, e il cui patrocinio legale potrebbe essere assunto da Shirin Ebadi, Nobel per la Pace nel 2003.</span></div><div><span style="color:#336666;">(Da un Comunicato di "Information Safety and Freedom")</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-64262856857479284972009-04-25T09:10:00.002+02:002009-04-25T11:51:26.297+02:0025 Aprile 2009<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrE9Nr9NL1ceg-c1WmU9yypUqSU7Hwany8LMPyKVSP_wB1QA9fCEkk9eEMtIPIcvoQtMe5fBqc_47dTVFpN6uZpddhqvh2vY54Jm2UWSnMkPALO4rXW2GWDrSAURThDbLlYeZM/s1600-h/Venticinque+Aprile+1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5328563380917963794" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 300px; CURSOR: hand; HEIGHT: 271px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrE9Nr9NL1ceg-c1WmU9yypUqSU7Hwany8LMPyKVSP_wB1QA9fCEkk9eEMtIPIcvoQtMe5fBqc_47dTVFpN6uZpddhqvh2vY54Jm2UWSnMkPALO4rXW2GWDrSAURThDbLlYeZM/s400/Venticinque+Aprile+1.jpg" border="0" /></a><br /><div><span style="font-size:180%;color:#ff6600;">"La Resistenza (....) fu un immenso, glorioso</span></div><div><span style="font-size:180%;color:#ff6600;">sogno di pace...".</span></div><div><span style="font-size:180%;color:#ff6600;"></span> </div><div><span style="font-size:130%;color:#ff6600;">(Ernesto Balducci, "Quei miei compagni di scuola", ne "Il sogno di una cosa", a cura di L. Niccolai, Ed. Cultura della Pace)</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-1563102978679198302009-04-10T14:30:00.005+02:002009-04-10T15:42:03.489+02:00Con l'Abruzzo<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaHnu44BWu5gHyrOg5s3aoR8RhT6En1VxcB_fpbwY2YgVPTiTvJ0OYlnZNUo1nzwpUoFxbFcmF_Irkx-n4OHH6c2HlxGldxO06VXT3oeYeGmE3tqgbG8lul4JbCXy84it0CuCH/s1600-h/abruzzo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5323039409341614866" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 383px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaHnu44BWu5gHyrOg5s3aoR8RhT6En1VxcB_fpbwY2YgVPTiTvJ0OYlnZNUo1nzwpUoFxbFcmF_Irkx-n4OHH6c2HlxGldxO06VXT3oeYeGmE3tqgbG8lul4JbCXy84it0CuCH/s400/abruzzo.jpg" border="0" /></a> <div><span style="font-size:130%;color:#990000;"><span style="color:#cc0000;">Alcuni riferimenti utili (fra i tanti) per donazioni alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo</span>.</span></div><br /><div><span style="color:#990000;">Donazioni al Banco Alimentare dell'Abruzzo:Banca Carichieti, filiale di Pescara, viale Bovio, conto corrente numero 10715 - ABI 6050 - CAB 15402 IBAN IT 26A0605015402CC0560010715 CAUSALE: PRO TERREMOTO. ABRUZZO-Donazioni alla Crocerossa: Banca Nazionale del Lavoro - Filiale di Roma Bissolati -Tesoreria - Via San Nicola da Tolentino 67 - Roma C/C BANCARIO n° 218020 intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 - 00187 Roma, IBAN: IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020.</span></div><div><span style="color:#990000;">Causale: PRO TERREMOTO ABRUZZO. </span></div><div><span style="color:#990000;">Altra possibilità di donare alla Croce Rossa:Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a: Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 RomaCodice IBAN: IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004.Causale: PRO TERREMOTO.</span></div><div><span style="color:#990000;">ABRUZZO-Versamento alla Caritas:Numero di conto corrente postale 82881004,IBAN: IT77K0760103200000082881004, intestato a Caritas Diocesana di Roma, causale: terremoto Abruzzo</span></div><div><span style="color:#990000;">Versamento alle Misericordie d'Italia:Monte dei Paschi di Siena, Codice Iban: IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036.</span></div><div><span style="color:#990000;"> Bonifico bancario a Mediafriends:conto corrente intestato a: MediafriendsIBAN: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387Causale: terremoto Abruzzo.</span></div><div><span style="color:#990000;">(Fonte: "Aiutiamo le vittime del terremoto", Facebook).</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-37974666980407700872009-03-29T13:20:00.003+02:002009-03-29T13:36:25.960+02:00Chiude anche la LEF<img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5318571458940929394" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 288px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinHqq_VPElRAd7eTU61U99WxwjtPey-gWKnQnbyGUvG1laL2ZdjRNIyUMz-2uCUtHQ_Vpf3JNF1PP5VzOxYFxAdPlKx9CcJFEkxmvOO9P5BDF1dFKtCStZHcfcdB5EKBydEJy-/s400/LEF+Firenze.jpg" border="0" /><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#993300;">Da giorni, ormai, lo sappiamo: chiude anche la LEF.</span></div><div align="justify"><span style="color:#993300;">Una grande libreria fiorentina. Anzi, più che una libreria. Uno storico punto di incontro e una sorta di "focolare" culturale, cui hanno fatto riferimento personalità come La Pira, Don Milani, Balducci, Gozzini e Meucci. L'attività editoriale continuerà (gestita da Giannozzo Pucci), ma la chiusura della libreria è un (altro) brutto colpo all'immagine e alla vita culturale di Firenze. </span><span style="color:#993300;">L' utile "provocazione" di Franco Cardini (che sostiene che gli intellettuali devono personalmente mettere mano al portafoglio per impedire la chiusura) non è altro che il classico "sasso in piccionaia". Fa intelligentemente rumore, ma non serve. </span><span style="color:#993300;">E' nella dimensione pubblica (e istituzionale) che, sia pure in tempi di"vacche magre" e di scarsità di risorse, va aperto un dibattitto per la tutela, non assistenziale, della "cultura diffusa". Che è un patrimonio inestimabile di Firenze e della Toscana.</span></div><div align="justify"><span style="color:#993300;">E' la strada maestra per non ritrovarsi, così spesso, a dover piangere sul latte, ormai, versato.</span></div><div align="justify"><span style="color:#993300;">Alla LEF, comunque, per quanto negli anni ha rappresentato, un convinto "GRAZIE".</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-6701919048378642009-03-12T07:59:00.002+01:002009-03-12T08:15:44.109+01:00Sono universali i diritti umani?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLcSS0qnLScWBxBXpOu4ILfDzNcDw7jmeKPtv24KpnljEBTXcOKGAbTJVh8Iy4WAuGyjuaEu_g9yd7TnNm1jkRjXHS2JksHOwOTymT7syirOTvj9gguPaBzqiVERV51uXBtUS4/s1600-h/dittatore+Sudan.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5312193144981352162" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 280px; CURSOR: hand; HEIGHT: 350px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLcSS0qnLScWBxBXpOu4ILfDzNcDw7jmeKPtv24KpnljEBTXcOKGAbTJVh8Iy4WAuGyjuaEu_g9yd7TnNm1jkRjXHS2JksHOwOTymT7syirOTvj9gguPaBzqiVERV51uXBtUS4/s400/dittatore+Sudan.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#cc6600;">Sono universali i diritti umani? Viene da dubitarne-non in linea di principio, sia chiaro, ma in linea di fatto- perché sono troppi i dittatori e i torturatori che la fanno da padroni. Eppure, la recente incriminazione, da parte della Corte penale internazionale, del sudanese Omar Al Bashir, accusato di gravissimi crimini in relazione al drammatico "caso Darfur" rappresenta un passaggio molto importante.</span></div><div align="justify"><span style="color:#cc6600;">Alcuni potenti della Terra (soprattutto la Cina) si sono prontamente schierati con l'incriminato e i soliti commentatori "realisti" hanno accusato la Corte di peccare di velleitarismo e di aver preso una decisione "inopportuna". Ma per i poveri, i disgraziati ed i perseguitati del mondo, sapere che, finalmente, il diritto inizia a reclamare la sua validità al di là delle frontiere e dello sbandierato paravento del rispetto della "sovranità nazionale" rappresenta un segnale davvero nuovo. Un segnale di speranza.</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-2029120064348993712009-02-19T08:14:00.001+01:002009-02-19T08:17:16.396+01:00<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRvr2zKI6cPaTUdBcJgXy1GC-hmRBi3kBNDlpqpr8Y7lV_C9IcU9KUNDaEKvPqEeqWvBfb32dd-jGIt6C6wmPNOlVdq7iTMQhPYlJ1LQGARcHd21LP3tzbfzaM_ypHAyUGma1G/s1600-h/veltroni.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5304403705977532770" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 301px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRvr2zKI6cPaTUdBcJgXy1GC-hmRBi3kBNDlpqpr8Y7lV_C9IcU9KUNDaEKvPqEeqWvBfb32dd-jGIt6C6wmPNOlVdq7iTMQhPYlJ1LQGARcHd21LP3tzbfzaM_ypHAyUGma1G/s400/veltroni.jpg" border="0" /></a><br /><div><span style="font-size:180%;color:#cc6600;"></span> </div><div><span style="font-size:180%;color:#cc6600;"></span> </div><div><span style="font-size:180%;color:#cc6600;"></span> </div><div><span style="font-size:180%;color:#cc6600;"></span> </div><div><span style="font-size:180%;color:#cc6600;">E dopo Walter?</span></div>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-63186910359836406862009-02-16T08:37:00.003+01:002009-02-16T09:14:54.165+01:00Trenta anni dopo le "Urla del silenzio"<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaTUYXpRD_da_SUSIFn4NX7brwoP6Lo7lCjY3cKoI6yrfIVzNxQDmwzfuJy9BwsZ01gi75JL32K0RtQcVGdN7eAveTU0mJylzvPWVsmfmqAHgHMWdjbBYogB-MNlZ1v-CSaJxR/s1600-h/Urla+del+silenzio1.jpg"><span style="color:#cc6600;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5303298436799367666" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 268px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaTUYXpRD_da_SUSIFn4NX7brwoP6Lo7lCjY3cKoI6yrfIVzNxQDmwzfuJy9BwsZ01gi75JL32K0RtQcVGdN7eAveTU0mJylzvPWVsmfmqAHgHMWdjbBYogB-MNlZ1v-CSaJxR/s400/Urla+del+silenzio1.jpg" border="0" /></span></a><span style="color:#cc6600;"> In quel dimenticato angolo di mondo che è la Cambogia, è giunto, forse, il momento di fare i conti con la storia. Una storia tragica. Quella raccontata, a suo tempo, da un film bello e angosciante come "Urla del silenzio" (di Roland Joffé). In inglese il titolo del film era " The Killing Fields". Vi si narrava, appunto, la tragedia dei "campi della morte" della Cambogia di Pol Pot, nei quali perì in cattività un numero enorme (1.700.000, secondo cacoli accreditati) di persone. </span><br /><span style="color:#cc6600;">L'incubo del dominio dei Khmer Rossi terminò il 7 Gennaio 1979, con l'invasione ( realizzata, certo, non per motivi umanitari, ma comunque provvidenziale) della Cambogia da parte del Vietnam.</span><br /><span style="color:#cc6600;">Sono passati trenta anni. Pol Pot, nel frattempo, è morto, nel 1998, senza aver pagato per le sue colpe. Sul popolo cambogiano per anni è gravato il silenzio della rimozione storica, l'indecenza dell'impunità degli aguzzini e il mancato risarcimento morale delle vittime.</span><br /><span style="color:#cc6600;">Tra complicità, silenzi, convenienze internazionali, finora, nessuno dei carnefici era stato processato. Adesso, viene portato alla sbarra "Duch" (Kaing Guech Eav), responsabile del carcere "S21", in cui furono torturate, e morirono, 17.000 persone. E indagati sono altri quattro "gerarchi": Ieng Sary, Ieng Tirith, Khieu Samphan, Nuon Chea.</span><br /><span style="color:#cc6600;">Non è molto, ma simbolicamente si è in presenza di un passaggio importante.</span><br /><span style="color:#cc6600;">Con tre decenni di ritardo, un processo di riconciliazione ed un'operazione-verità "dalla parte delle vittime" (analoga a quella messa in atto nel Sudafrica dell' ex-apartheid) sono, adesso, messi all'ordine del giorno.</span>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-28341626.post-87537993612492201432009-01-18T14:59:00.003+01:002009-01-18T15:08:52.637+01:00Una rivoluzione copernicana per la pace<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP1BP84bb7iY_nv6axyQAAEvjuxdraI7LNSnT_85TH3P0LjitXrIrcalkKT8XJR188mAFc3QriCnovFNsCnKG0eyJKBl5qGbv7SWQ0hXggxnevpHtP2HCvKdqPjg9x4TTGV5kp/s1600-h/Israelle+Palestina.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5292633285510986706" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 286px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP1BP84bb7iY_nv6axyQAAEvjuxdraI7LNSnT_85TH3P0LjitXrIrcalkKT8XJR188mAFc3QriCnovFNsCnKG0eyJKBl5qGbv7SWQ0hXggxnevpHtP2HCvKdqPjg9x4TTGV5kp/s400/Israelle+Palestina.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><span style="color:#cc6600;">E’ tregua. Dopo devastanti bombardamenti nella Striscia di Gaza, Israele ha proclamato la fine delle ostilità. Unilaterale. Hamas ha fatto sapere che, finché le truppe di Tsahal non se ne andranno, la “resistenza” continua. Poi, ha proclamato una “sua” tregua di 7 giorni.<br />La pace è (ancora) lontana.<br />Mentre dai territori palestinesi giungevano immagini raccapriccianti, tornava alla mente, in un senso del tutto particolare, il “pensiero” di Pascal: “Ci sono delle ragioni del cuore che la ragione non conosce”. I ragionamenti portano a disquisire sul carattere più o meno “proporzionato” delle operazioni militari. Il “cuore” (che è cosa diversa dal “sentimento”, cioè intuizione profonda del mistero della vita) si ribella di fronte alla sofferenza della povera gente.<br />E’ per un moto di coscienza che un riservista israeliano si è rifiutato di partire per Gaza, contestando i bombardamenti su un territorio sovrappopolato. Certo, bisogna essere sensibili alle sofferenze di tutti gli innocenti. Anche a quelle degli israeliani che vivono l’incubo dei razzi Qassam. Siamo “povera gente”, hanno detto anche i familiari delle due bambine palestinesi uccise “per errore” da un lancio di Hamas.<br />C’è un cammino impegnativo da fare. Israele deve prendere atto che non c’è soluzione militare ad un problema (quello della convivenza fra “opposte ragioni”) che può essere sciolto solo per “via politica”. Gli abitanti di Gaza avranno di che ripensare sulla fiducia accordata, per disperazione, agli estremisti di Hamas, che vogliono trasformare un conflitto politico-territoriale in uno scontro ideologico-religioso.<br />C’è, in generale, una “rivoluzione copernicana” da operare. In un dibattito esasperante, si è abituati a valutare con il misurino se, e quanto, si è filo-israeliani o filo-palestinesi. E’ il riflesso condizionato della dialettica amico-nemico. A cui andrebbe sostituita la logica del confronto con le ragioni dell’ “altro” e del coraggio di “osare la pace”. </span><br /><br /><span style="color:#cc6600;">(Articolo su "Il Nuovo Corriere di Firenze" del 19/01/09).<br /><br /><br /></span><span style="color:#cc6600;"></span>severinohttp://www.blogger.com/profile/10905443126922151215noreply@blogger.com1