martedì, ottobre 10, 2006


Anna Politkovskaya, martire della libertà di informazione

Al funerale di Anna Politkovskaya, a Mosca, duemila persone commosse e nessun rappresentante delle autorità.
Putin, finalmente, ha definito l'omicidio di "Anja" un "crimine inaccettabile". Ma rimane, tutta, l'oscurità di un delitto: della brutale eliminazione di una grande giornalista che tanto ha fatto per denunciare la gravissima violazione dei diritti umani In Cecenia e che si è battuta, con grande determinazione e senza compromessi, per l'emersione della verità su tanti lati oscuri della vita politica e della società russa.
Nel rendere, a distanza, omaggio ad una donna che è caduta in omaggio ad un senso alto dell'etica e della deontologia professionale, non possiamo non constatare, una volta di più, che la lotta per l'affermazione e la difesa, ovunque, della libertà di informazione è una delle grandi priorità a livello planetario.

1 commento:

Anonimo ha detto...

GENERAZIONI A CONFRONTO
Intervengo su un altro punto: "Generazioni a confronto" (la presentazione del nuovo numero di "Testimonianze"). L'iniziativa è stata interessante. Pieni di spunti gli interventi di relatori.
Positiva la presenza tra loro di due giovani scrittori. Significativa anche la presenza di non pochi giovani fra il pubblico.
Bello il luogo del dibattito (l'Oratorio della Maddalena, in S. Croce). Peccato che non ci sia stato spazio per interventi del pubblico. La prossima volta bisognerà preoccuparsene per dare spazio ad ulteriori approfondimenti.
Diana (diana.delorenzi1@aliceposta.it)