martedì, luglio 04, 2006
Una (impopolare) nota "di costume"
Arrivo adesso dal Consiglio regionale; che è terminato alle 18.00 per permettere a tutti di giungere a casa in tempo per vedere Italia-Germania.
Non c'è certo da scandalizzarsene; è un appuntamento importante, sentito "popolare".
Anch'io guarderò la partita. Mancare non si può.
Eppure, è possibile dire in merito, ancora, qualcosa di "impopolare"?
E' veramente sconcertante che non si trovi più un solo personaggio pubblico che abbia il coraggio, l'estro e l'originalità di affermare che no, il calcio, il nostro amato sport nazionale, proprio non gli piace.
Nessuno (propensioni personali a parte) si azzarderebbe a mettersi contro il comune sentire e, nemmeno, ad operare al riguardo minimi distinguo.
E, dunque, qualcuno ci vuole che dica non solo che il "re è (evidentemente) nudo", con tutto quel che "calciopoli" ha rivelato; ma che affermi anche, senza mezzi termini che il calcio (per coloro a cui piace: è salutare ripeterlo in tempi di totale omologazione del gusto) è uno sport bello ed entusiasmante, ma è anche il vero "oppio dei popoli" del nostro tempo.
Che non sia questo uno dei (pochi?) temi su cui varrebbe la pena di riconfermare, pateticamente e fuori tempo, le vecchie e ostinati pregiudiziali "sessantottine"?
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1 commento:
Caro Severino, hai ragione, il re è nudo. Ma proprio il continuo attaccamento delle persone, nonostante gli scandali, ci mostra una cosa ben precisa. Il re è nudo ma mostrandosi nudo espone, evidentemente, degli "attributi" invidiabili!
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