mercoledì, aprile 09, 2008

Tenere accesa la fiaccola dei diritti




Fiaccola olimpica e diritti umani: il dibattito continua

8 commenti:

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Massima solidarietà a tutte le persone i cui diritti sono violati...ma non scordiamo tutte le altre guerre in corso, spesso snobbate dai media.

Anonimo ha detto...

solidarietà al popolo cinese

Anonimo ha detto...

bravo severino, stiamo sempre in prima fila nella battaglia per i diritti umani.
... E teniamo questa fiaccola accesa anche per Ingrid Betancourt.

Anonimo ha detto...

Problema difficile: come fermare le Olimpiadi? è possibile condurre questa battaglia quando la nostra economia dipende da quella degli oppressori? Non si dovrebbe prima iniziare a lavorare a un po' più di indipendenza del sistema economico europeo da quello cinese?

Anonimo ha detto...

È quasi mezzo secolo che il Tibet è oppresso dal dominio cinese e per quasi mezzo secolo tutti i discorsi di pace e nonviolenza, portati avanti anche oggi in prima persona dal Dalai Lama, non sono serviti a niente. Come non comprendere che la ribellione violenta possa essere, per quanto disperata, un grido necessario del popolo tibetano. Si pensa che le olimpiadi possano portare la giusta pressione iternazionale alla Cina per un dialogo sul Tibet. Ma a giudicare dal fatto che la repressione in Tibet è stata oscurata cacciando gli stranieri e rastrellando macchine fotografice, videocamere e cellulari certo non possiamo dire che la Cina parta con il piede giusto.

Anonimo ha detto...

certo certo, la cina farà le olimpiadi, farà finta di avvicinarsi al dialogo, poi passate le olimpiadi e l'attenzione sempre distratta dell'occidente faranno il culo ai tibetani

Anonimo ha detto...

Ho sempre pensato che era meglio che il CIO riflettesse anche 2 o 3 volte nel 2001, quando doveva affidare l'organizzazione delle olimpiadi di quest'anno.
Speriamo che il prossimo anno, quando saranno decise quelle del 2016, non si ripeta tutto ciò. So che Praga si vorrebbe candidare. In linea di principio non sarei contrario, ma penso che questi paesi da poco membri dell'UE dovrebbero prima cercare di risanare i loro problemi economici.
Penso che il Giappone docet: non so quanto hanno speso in infrastrutture per i Mondiali del 2002, ma so che sono arrivati solo 50000 turisti a fronte dei 300000 che erano attesi. E i giapponesi ancora oggi stanno pagando con le loro tasse queste bellissime infrastrutture che probabilmente serviranno a poco o niente (andrà a finire come con Italia '90?).