martedì, luglio 29, 2008

Il fantasma dell'intolleranza



Il fantasma dell'intolleranza si è, ieri, pesantemente materializzato a Cerreto Guidi. Dove due persone a volto coperto hanno lanciato una bottiglia molotov contro una carovana di nomadi di etnia sinti. Per fortuna, nessuno è stato ferito e non si è sviluppato nessun incendio. Ma la gravità del gesto rimane.
E' tempo di tracciare confini netti: una cosa è parlare del problema (reale) della sicurezza e un'altra è indulgere ad atteggiamenti intolleranti di diffidenza e di chiusura nei confronti della "diversità", che rappresentano l'anticamera della violenza
e dell'aggressione verso l' "altro" e lo "straniero".
E' una battaglia, ideale e culturale, prima ancora che politica, che è ormai all'ordine del giorno. Ne va della qualità della democrazia e della tenuta della convivenza, nel tempo e nella società della
complessità.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A proposito di impronte digitali e di schedatura, guardavo oggi La TV delle Libertà (scusatemi, non avevo di meglio da fare...) e stavano intervenendo al telefono gli spettatori. Uno ha detto che sarebbe favorevole ad una schedatura delle impronte di TUTTI. Non so però se con questo intendesse tutti gli stranieri o tutti coloro che vivono su suolo italiano. Chi vuol intendere intenda.