Venti anni fa, si compiva il massacro di Piazza Tien An Men.
Quegli avvenimenti, secondo l'informazione di regime e la storiografia ufficiale, non si sono mai verificati. Ed è rigorosamente interdetto parlarne.
In occasione di questo scomodo anniversario, il regime di Pechino ha deciso di oscurare le fonti internet considerate "pericolose" (Twitter, Flickr- colpevole di ospitare immagini sulla violazione dei diritti umani in Cina-Hotmail e, probabilmente, anche Bing, "successore" di Windows Live Searcher).
Non a caso, "Reporters Sans Frontières" annovera la Cina fra i "nemici di internet".
A(clamorosa) conferma che, oggi, la battaglia per la libertà di espressione, oggi, passa anche, e forse soprattutto, per la Rete.
(Fonte: Zeus News).
1 commento:
E' un po' di tempo che non ascolto più Radio Cina Internazionale. Le ultime volte dipingevano il Dalai Lama come un pericoloso sovvertitore dell'ordine che incita il Tibet all'indipendenza. Ma diciamoci la verità: la Cina è oggi ciò che era l'URSS fino al 1989. La muraglia funziona da cortina di ferro e le notizie passano con difficoltà. Ricordo che lo scorso anno, in occasione delle olimpiadi, non era nemmeno possibile trovare informazioni se si cercava su Google la parola "democracy".
Posta un commento