giovedì, agosto 21, 2008

"Primavera di Praga": memento.



40 anni fa i carri armati sovietici invadevano la Cecoslovacchia e soffocavano il progetto riformatore di un "socialismo dal volto umano".
L'intervento armato e la repressione stroncavano così una delle principali esperienze dell' "altro sessantotto" (quello dell'Europa dell'Est).
Farne oggi memoria è un dovere di tutti coloro che, nel segno della cultura democratica e dell'antitotalitarismo, hanno a cuore un futuro fondato sulla coniugazione di giustizia e libertà. Che erano, poi, i riferimenti ideali dell'ormai lontana (e, inizialmente, promettente e radiosa) "Primavera di Praga".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spiace però vedere che dopo tanti anni l'opinione pubblica non sia più granché interessata all'argomento (non parlo solo di quella italiana, ma anche e soprattutto di quella ceca). Generalmente si tende a dimenticare queste pagine buie della storia preferendo gioie effimere. Inoltre, quando mi capita di vedere dei programmi specializzati sul '68 si ricordano sempre le proteste studentesche in Italia e Francia, ma la repressione della Primavera di Praga viene sempre appena accennata.