Sono universali i diritti umani? Viene da dubitarne-non in linea di principio, sia chiaro, ma in linea di fatto- perché sono troppi i dittatori e i torturatori che la fanno da padroni. Eppure, la recente incriminazione, da parte della Corte penale internazionale, del sudanese Omar Al Bashir, accusato di gravissimi crimini in relazione al drammatico "caso Darfur" rappresenta un passaggio molto importante.
Alcuni potenti della Terra (soprattutto la Cina) si sono prontamente schierati con l'incriminato e i soliti commentatori "realisti" hanno accusato la Corte di peccare di velleitarismo e di aver preso una decisione "inopportuna". Ma per i poveri, i disgraziati ed i perseguitati del mondo, sapere che, finalmente, il diritto inizia a reclamare la sua validità al di là delle frontiere e dello sbandierato paravento del rispetto della "sovranità nazionale" rappresenta un segnale davvero nuovo. Un segnale di speranza.
3 commenti:
In fondo i poveri e gli emarginati non reclamano altro che dei diritti inalienabili che ormai dovrebbero far parte del DNA di tutti noi. Però basta guardare anche nel nostro paese per vedere che spesso e volentieri le cose non stanno così, non solo per gli immigrati ma anche per gli stessi italiani (che vengono trattati molto meglio all'estero-almeno: molto meglio dal nostro punto di vista, in modo normale come un normale essere umano nel loro punto di vista).
leggere l'intero blog, pretty good
La ringrazio per Blog intiresny
Posta un commento