I lavavetri di FirenzeSicurezza e legalità, si dice, devono andare insieme. E' giusto. Si dice anche che, dal momento che i lavavetri esercita(va)no un'attività illegale, era inevitabile intervenire. E' giusto, anche questo.
Ma la legalità deve valere ovunque. A 360 gradi, come si usa dire. Contro i cittadini "autoctoni" che violano sistematicamente le zone pedonali e praticano la sosta selvaggia. Contro lo spaccio selvaggio e impunito di stupefacenti. Contro chi truffa e prende, pretende o versa tangenti.
Contro chi devasta il territorio.
Bisogna anche che diritti e integrazione accompagnino gli interventi miranti a garantire sicurezza, rispetto della legge, controllo del territorio. Si prenda il (complesso) caso dei Rom.
Nel corso della visita al Carcere di Livorno, me ne sono ancor più convinto: bisogna lavorare sull'integrazione e la convivenza (basi autentiche della sicurezza) anchese questo è assai più difficile e rende assai meno popolari di una (pur condivisibile) campagna per liberare i semafori dall'assedio delle spazzole lavavetri