mercoledì, febbraio 06, 2008

Ciao, Michele



Con la scomparsa di Michele Ranchetti perdiamo un sensibile e grande uomo di cultura, stimato storico della Chiesa, vicino ad alcune figure "di frontiera" (David Maria Turoldo, Lorenzo Milani, Ernesto Balducci), indagatore del rapporto problematico fra istituzioni religiose, fede e società nel nostro tempo. Ricorderemo la sua sensibilità estrosa e sognante e il suo animo giovane al di là dello scorrere dei decenni, che hanno conferito alla sua personalità ed al suo percorso, di poeta e pittore oltreché di studioso e scrittore, un timbro ed una cifra assai particolari, nel segno di una creativa combinazione fra scavo interiore ed attenzione critica al mutare dei tempi.

domenica, gennaio 20, 2008

Una nuova finestra

UNA NUOVA "FINESTRA"

Chiusa (per chi scrive e per altri commentatori, per le ragioni note) l'esperienza de "Il Firenze", un' altra "finestra" si apre.
Sul "Corriere di Firenze", su proposta della nuova direzione, stanno iniziando a scrivere, con cadenza settimanale per ogni singolo autore,(da oggi, Lunedì 21 Gennaio, nel mio caso ), alcuni degli ex editorialisti di "E polis" ed altri articolisti
fiorentini.
E' l'occasione, sugli stessi temi trattati per mesi sulla rubrica "Uomo planetario", per riprendere un dialogo interrotto.

sabato, gennaio 05, 2008

Congedandosi da "Il Firenze"




E' stata un'esperienza positiva. La sperimentazione, durata un anno e mezzo, di uno spazio di libertà. Che, per chi scrive, ha trovato espressione nella rubrica "Uomo planetario", su "Il Firenze", seguitissimo quotidiano della "free press" del Gruppo "E polis". Adesso, all'interno di " E Polis", molte cose sono cambiate. A partire dalla proprietà e dalla Direzione.
Ne va preso atto, concludendo, con animo grato, il percorso fin qui portato avanti. Al di là di uno spazio che si chiude, resta la rilevanza dei temi (la cultura della convivenza, la nuova "questione sociale", le nuove frontiere della cultura dei diritti, il rapporto fra istituzioni e società..) su cui "Uomo planetario" ha cercato di tener desta l'attenzione. Temi sui quali non mancherà l'occasione, comunque, in altri ambiti e per altre vie, di promuovere iniziative e riflessioni.
L'impegno per un reale pluralismo nella comunicazione e nel delicatissimo e nevralgico settore dell'informazione si conferma, in ogni caso, come un centrale banco di prova per la nostra democrazia.

mercoledì, dicembre 19, 2007

18 Dicembre 2008- A futura memoria

Il 18 Dicembre 2007 sarà un giorno da ricordare. Il pronunciamento ONU è una pietra miliare nella battaglia per l'eliminazione della pena di morte nel mondo.
E' anche un incentivo ad andare avanti. Per salvare dalla pena capitale, ad es., il giornalista curdo-iranano, condannato in Iran sostanzialmente per "reati di opinione", del cui caso si è occupato anche il Consiglio regionale della Toscana lo scorso 30 Novembre. Ed anche per riaffermare- alla vigilia del 2008, 60° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo- il carattere prioritario del diritto alla vita. Da affermare e far valere in ogni circostanza. E' simbolicamente importante, in questo senso, che la seduta del Consiglio regionale di ieri si sia aperta commemorando, insieme, i caduti sul lavoro di Torino e le vittime del terrorismo di Algeri. Un impegno affinché drammi di questa natura non debbano più accadere nella storia di domani e perché la vita e la dignità umana siano ovunque salvaguardate.

martedì, ottobre 23, 2007


PER NON DIMENTICARE

giovedì, settembre 27, 2007

A fianco della lotta democratica di Myanmar

Essere a fianco della lotta democratica del popolo di Myanmar. E' un imperativo.
Nelle nostre stanche società democratiche "mature", dove ritrovare una spinta ideale se non nel sostegno a popoli che per la democrazia sfidano la repressione e la ritorsione di un potere autoritario?
Istituzioni, partiti, movimenti, società civile: ognuno dovrebbe fare la sua parte per attivare forme visibili di solidarietà con i cittadini birmani in lotta per la loro libertà e per impedire esiti drammatici come quello di Tien an men nella Cina del 1989.

venerdì, settembre 21, 2007

"Il parroco degli zingari"

In una recente seduta del Consiglio regionale, molto si è discusso di sicurezza e legalità. Con un'attenzione speciale alla "questione rom". Di particolare attualità dopo il dramma di Livorno. C'è da ribadire che, certamente, la legalità (che è come dire il rispetto delle leggi vigenti) deve essere per tutti un riferimento indiscusso. Dunque, anche per i rom. Il rom che viola le regole comuni (quando e se realmente le viola) deve essere sanzionato. Come chiunque altro. E, come per chiunque altro, deve, anche in questo caso, valere la certezza della pena. Ma vale anche il principio, centrale nella civiltà giuridica, per cui la responsabilità è individuale. Danno, dunque, da pensare atteggiamenti che si rivolgono indiscriminitamente contro intere comunità. Paesi, ad es., come riferito recentemente dalle cronache, che insorgono contro la permanenza di vicini insediamenti rom (che, certo, sono talora fonte anche di problemi, di timori e di incomprensioni).
Torna alla mente, in merito, un illuminante episodio della biografia di Don Milani. Che, quando era cappellano di Calenzano, si trovò a discutere con gli abitanti del paese, infuriati contro "gli zingari". Disse loro Don Milani: " A me piacerebbe fare il parroco degli zingari". Parole che, in questa nostra confusa epoca, sono da ricordare a mo' di lezione.

lunedì, settembre 03, 2007

I lavavetri di Firenze

I lavavetri di Firenze

Sicurezza e legalità, si dice, devono andare insieme. E' giusto. Si dice anche che, dal momento che i lavavetri esercita(va)no un'attività illegale, era inevitabile intervenire. E' giusto, anche questo.
Ma la legalità deve valere ovunque. A 360 gradi, come si usa dire. Contro i cittadini "autoctoni" che violano sistematicamente le zone pedonali e praticano la sosta selvaggia. Contro lo spaccio selvaggio e impunito di stupefacenti. Contro chi truffa e prende, pretende o versa tangenti.
Contro chi devasta il territorio.
Bisogna anche che diritti e integrazione accompagnino gli interventi miranti a garantire sicurezza, rispetto della legge, controllo del territorio. Si prenda il (complesso) caso dei Rom.
Nel corso della visita al Carcere di Livorno, me ne sono ancor più convinto: bisogna lavorare sull'integrazione e la convivenza (basi autentiche della sicurezza) anchese questo è assai più difficile e rende assai meno popolari di una (pur condivisibile) campagna per liberare i semafori dall'assedio delle spazzole lavavetri

lunedì, agosto 06, 2007

6 Agosto, una data-simbolo dell'impegno per difesa della pace e della dignità dell'uomo

6 Agosto: ricordo di Hiroshima
Quando ero maestro, facevo leggere ai miei alunni "Il gran sole di Hiroshima".
E' un libro che racconta, in maniera commovente, una vicenda collegata all'esplosione della prima atomica sulla città giapponese.
Iniziava, allora, in maniera tragica l'era atomica.
A tutt'oggi, la "questione nucleare", anche nell'era post-guerra fredda è tutt'altro che risolta.
Il 6 Agosto deve essere non solo una data da commemorare, ma un riferimento simbolico per un più costante e stringente impegno per un mondo in cui pace, vita e dignità dell'uomo siano davvero al primo posto.

lunedì, luglio 23, 2007

Solidarietà a "Il Firenze"

SOLIDARIETA' A "Il FIRENZE"
Ormai da qualche tempo, ogni Lunedì è apparso un contributo di chi scrive, nella rubrica settimanale "L'Uomo planetario" del quotidiano "Il Firenze". Oggi non è così. "Il Firenze" non esce da qualche giorno e così i quotidiani del gruppo e-polis. Una vertenza, legata ad una situazione debitoria sul fronte pubblicitario, nonostante il buon successo dei quotidiani, oppone l'editore Grauso al gruppo Seregni (che provvede alla stampa).
Se tale situazione si protrae, il danno, per "Il Firenze" e per gli altri quotidiani di "e-polis",rischia di essere assai grave, sul piano materiale e su quello dell'immagine. L'interruzione della loro esperienza avrebbe evidenti ricadute sul piano occupazionale e interromperebbe un percorso giornalistico innovativo nell'ambito della "free press".
E' augurabile che il tentativo di mediazione istituzionale, avviato a Roma, abbia successo.
E' opportuno, nel frattempo, che operatori dell'informazione, organismi istituzionali e cittadini amanti della stampa indipendente manifestino la loro solidarietà. Quella solidarietà che queste brevi note- diciamo pure,una sorta di di "Uomo planetario" in un contesto insolito- vogliono convintamente affermare.

lunedì, luglio 09, 2007

Nuova ripartenza del Blog

Dopo una pausa dovuta a problemi, in senso lato, "tecnici", il Blog- che, quest'anno va a intermittenza (ma cercheremo di migliorare)- riparte.
Sui contenuti e commenti, ci diamo appuntamento alle prossime puntate.

giovedì, giugno 14, 2007

In memoria di Niccioleta

Oggi, 14 Giugno, viene ricordato l'eccidio di Niccioleta, la miniera del grossetano per difendere la quale decine di lavoratori sacrificarono la loro vita. Catturati dai nazisti, furono fucilati. Sono ricordati come i "martiri di Niccioleta" e molti di loro riposano nel cimitero di Santa Fiora, accanto alla tomba di Ernesto Balducci. Il quale diceva- come è bene oggi tenere a mente- che il modo migliore per onorarne il ricordo è promuovere una cultura di pace negli anni duemila.

domenica, febbraio 04, 2007


Dopo i fatti di Catania

Scrivere dopo i fatti di Catania non è semplice.
La morte violenta dell'ispettore Filippo Raciti durante una partita di calcio trasformata in occasione di immotivati scontri bellici lascia senza parole.
E forse è meglio consegnare alla meditazione e al silenzio, almeno per ora, la riflessione su fatti che sono tristemente rivelatori dello sperdimento e dell'assurdità in cui sembra scivolare questo nostro tempo.
Ci sono accadimenti di fronte alla cui insensatezza ed enormità è più eloquente non diffondersi in commenti. Sperando che si inizi davvero ad operare, da domani, per punire chi merita di essere punito e per ridare il loro senso ed il giusto posto alle cose della vita. Tra le quali, non è peregrino ricordarlo, il calcio non dovrebbe essere che un gioco.

lunedì, gennaio 01, 2007


Il blog riprende dopo un periodo di interruzione dovuta ai troppi impegni di chi scrive.
E' il primo dell'anno.
Spero che sia un giorno davvero augurale.
Un anno all'insegna della pace, della giustizia e della libertà è il migliore (e del tutto non retorico) augurio che mi sento di formulare.

sabato, ottobre 14, 2006


DUE BUONE NOTIZIE

Due notizie. Belle e consecutive. Due Premi Nobel "di pace". Il primo, è in realtà, il Nobel per la letteratura, conferito allo scrittore turco Orhan Pamuk. E' un uomo di dialogo, un democratico che ha rischiato di finire in prigione nel suo Paese per aver violato il più grande "tabù" nazionale,

parlando del genocidio degli armeni del lontano 1915. Ed è un grande scrittore. C'è chi lo ha paragonato a Dostoevskji per la sua capacità di scrivere dei grandi temi del Bene e del Male.

Bellissimo il romanzo "Neve", pubblicato qualche anno fa anche in Italia.

La scelta di Pamuk è un riconoscimento del patrimonio culturale dei paesi di area islamica ed è un preciso indice della possibilità che, in quel contesto, una sensibilità democratica possa iniziare a muovere importanti passi in avanti.

E poi c'è il Nobel per la pace, in senso proprio. Che è stato assegnato a Muhammad Yunus, il "banchiere dei poveri". Un uomo che ha cercato strade nuove per lo sviluppo di un "microcredito" capace di offrire una chance a persone ed a settori di popolazioni apparentemente privi di opportunità.

Due uomini simbolo: Ohran Pamuk e Muhammad Yunus. Due temi-chiave: la lotta per la democrazia come valore universale e la battaglia contro la povertà che attanaglia grandi aree del pianeta.

martedì, ottobre 10, 2006


Anna Politkovskaya, martire della libertà di informazione

Al funerale di Anna Politkovskaya, a Mosca, duemila persone commosse e nessun rappresentante delle autorità.
Putin, finalmente, ha definito l'omicidio di "Anja" un "crimine inaccettabile". Ma rimane, tutta, l'oscurità di un delitto: della brutale eliminazione di una grande giornalista che tanto ha fatto per denunciare la gravissima violazione dei diritti umani In Cecenia e che si è battuta, con grande determinazione e senza compromessi, per l'emersione della verità su tanti lati oscuri della vita politica e della società russa.
Nel rendere, a distanza, omaggio ad una donna che è caduta in omaggio ad un senso alto dell'etica e della deontologia professionale, non possiamo non constatare, una volta di più, che la lotta per l'affermazione e la difesa, ovunque, della libertà di informazione è una delle grandi priorità a livello planetario.

venerdì, agosto 18, 2006

Ancora due incidenti sul lavoro (cronaca di oggi): una delle più grandi e misconosciute emergenze sociali. Molti i passi ancora da fare verso una vera cultura della sicurezza.

lunedì, luglio 17, 2006

Eurocentrismo

Una prova di eurocentrismo? La reazione (dei nostri mezzi di informazione) agli attentati di Bombay (Mumbai): un vile atto di terrorismo, che ha provocato molte vittime fra la povera gente di quella grande città e che, nel giro di una giornata, è scomparso da giornali e notiziari.
C'è davvero molta strada ancora da fare per capire che l'interdipendenza è la dimensione in cui tutti siamo destinati a muoverci nell'età della mondializzazione.

martedì, luglio 04, 2006


Una (impopolare) nota "di costume"

Arrivo adesso dal Consiglio regionale; che è terminato alle 18.00 per permettere a tutti di giungere a casa in tempo per vedere Italia-Germania.
Non c'è certo da scandalizzarsene; è un appuntamento importante, sentito "popolare".
Anch'io guarderò la partita. Mancare non si può.
Eppure, è possibile dire in merito, ancora, qualcosa di "impopolare"?
E' veramente sconcertante che non si trovi più un solo personaggio pubblico che abbia il coraggio, l'estro e l'originalità di affermare che no, il calcio, il nostro amato sport nazionale, proprio non gli piace.
Nessuno (propensioni personali a parte) si azzarderebbe a mettersi contro il comune sentire e, nemmeno, ad operare al riguardo minimi distinguo.
E, dunque, qualcuno ci vuole che dica non solo che il "re è (evidentemente) nudo", con tutto quel che "calciopoli" ha rivelato; ma che affermi anche, senza mezzi termini che il calcio (per coloro a cui piace: è salutare ripeterlo in tempi di totale omologazione del gusto) è uno sport bello ed entusiasmante, ma è anche il vero "oppio dei popoli" del nostro tempo.
Che non sia questo uno dei (pochi?) temi su cui varrebbe la pena di riconfermare, pateticamente e fuori tempo, le vecchie e ostinati pregiudiziali "sessantottine"?

sabato, giugno 24, 2006


Un "NO" alla "riforma" costituzionale
appare come una scelta non di tipo emozionale o ideologico
ma di carattere pienamente e ponderatamente razionale.
Un "no" consapevole
e non "conservatore"
per salvaguardare i principi
e per riformare, domani, quel che può essere oculatamente cambiato.