sabato, ottobre 14, 2006


DUE BUONE NOTIZIE

Due notizie. Belle e consecutive. Due Premi Nobel "di pace". Il primo, è in realtà, il Nobel per la letteratura, conferito allo scrittore turco Orhan Pamuk. E' un uomo di dialogo, un democratico che ha rischiato di finire in prigione nel suo Paese per aver violato il più grande "tabù" nazionale,

parlando del genocidio degli armeni del lontano 1915. Ed è un grande scrittore. C'è chi lo ha paragonato a Dostoevskji per la sua capacità di scrivere dei grandi temi del Bene e del Male.

Bellissimo il romanzo "Neve", pubblicato qualche anno fa anche in Italia.

La scelta di Pamuk è un riconoscimento del patrimonio culturale dei paesi di area islamica ed è un preciso indice della possibilità che, in quel contesto, una sensibilità democratica possa iniziare a muovere importanti passi in avanti.

E poi c'è il Nobel per la pace, in senso proprio. Che è stato assegnato a Muhammad Yunus, il "banchiere dei poveri". Un uomo che ha cercato strade nuove per lo sviluppo di un "microcredito" capace di offrire una chance a persone ed a settori di popolazioni apparentemente privi di opportunità.

Due uomini simbolo: Ohran Pamuk e Muhammad Yunus. Due temi-chiave: la lotta per la democrazia come valore universale e la battaglia contro la povertà che attanaglia grandi aree del pianeta.

martedì, ottobre 10, 2006


Anna Politkovskaya, martire della libertà di informazione

Al funerale di Anna Politkovskaya, a Mosca, duemila persone commosse e nessun rappresentante delle autorità.
Putin, finalmente, ha definito l'omicidio di "Anja" un "crimine inaccettabile". Ma rimane, tutta, l'oscurità di un delitto: della brutale eliminazione di una grande giornalista che tanto ha fatto per denunciare la gravissima violazione dei diritti umani In Cecenia e che si è battuta, con grande determinazione e senza compromessi, per l'emersione della verità su tanti lati oscuri della vita politica e della società russa.
Nel rendere, a distanza, omaggio ad una donna che è caduta in omaggio ad un senso alto dell'etica e della deontologia professionale, non possiamo non constatare, una volta di più, che la lotta per l'affermazione e la difesa, ovunque, della libertà di informazione è una delle grandi priorità a livello planetario.