mercoledì, luglio 09, 2008

NON ANDARE A PECHINO

Ci è sembrato opportuno riprodurre interamente l'appello di INformation SAfety and Freedom per la non partecipazione del presidente del Consiglio italiano all'inaugurazione solenne delle Olimpiadi.

APPELLO A BERLUSCONI: "PRESIDENTE, NON VADA alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici A PECHINO, CAPITALE DELLA CENSURA". DA OGGI ON LINE 'DOPPI GIOCHI' IL LIBRO SUGLI ATTACCHI ALLA LIBERTA’ DI STAMPA IN CINA08.07.2008 - “Nonostante le assicurazioni fatte alle associazioni umanitarie nei mesi scorsi, i premier occidentali saranno probabilmente tutti presenti alla inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino: dal Presidente francese Sarkozy, all’americano Bush, al Presidente italiano Silvio Berlusconi. Presenze istituzionali che saranno utilizzate dal governo cinese come un atto di legittimazione da parte della comunità internazionale di uno dei regimi più autoritari del mondo. Questo vale in particolare per la libertà di espressione e la libertà di informazione che sono sottoposte a una censura violenta e totalizzante che nega la diffusione di qualsiasi notizia che non sia gradita dal Governo e la manifestazione di qualunque forma di dissenso, utilizzando strumenti come l’omicidio, il carcere e la chiusura di testate", così si legge in una lettera aperta indirizzata oggi al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dall’esecutivo di Informazion Safety and Freedom (ISF), associazione per la libertà di stampa nel mondo. “Lo stesso Comitato Olimpico è venuto meno agli impegni assunti al momento dell’assegnazione dei Giochi – si legge ancora nella nota di ISF -, dimostrando di non essere in grado di garantire né ai giornalisti cinesi né a quelli stranieri di poter svolgere liberamente il proprio lavoro e di censurare persino le immagini ufficiali delle manifestazioni sportive. Nel corso della diretta televisiva per l’accensione della fiaccola ad Atene è stato effettuato un black out di 45 secondi per censurare la pacifica contestazione attuata dai colleghi di Reporters sans frontières. La Sua Presenza a quella cerimonia di inaugurazione darebbe quindi un imprimatur di legittimità a quelle che passeranno alla storia come le Olimpiadi della Censura e contribuirebbe a indebolire il movimento per i diritti umani in quel Paese". "Presidente – continua la nota di ISF -, ci uniamo agli appelli lanciati da Amnesty International, Reporters sans frontières, Committee to Protect Journalists, Human Rigths Group, per invitarLa a non partecipare a quella cerimonia a meno che il governo di Pechino non si impegni a garantire libertà di espressione e di informazione a cinesi e stranieri durante lo svolgimento delle Olimpiadi. Altrimenti la Sua presenza contribuirebbe a legittimare la più colossale campagna mediatica di propaganda planetaria per uno dei regimi più dittatoriali del mondo” . “Le rivolgiamo questo appello – si legge ancora nella lettera aperta di ISF – anche in considerazione del Suo ruolo di editore, che non può non renderLa particolarmente sensibile al tema della libertà di espressione in generale e a quello specifico della libertà di stampa". “Per dare a Lei e a tutti i cittadini italiani l’opportunità di farsi un’idea sulla situazione della libertà di stampa nella Repubblica Popolare Cinese – conclude l’esecutivo di Isf – da oggi mettiamo gratuitamente a disposizione il libro 'Doppi Giochi', curato per Information Safety and Freedom dal collega Roberto Reale“.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Stiamo assistendo ad un ritorno alla Guerra Fredda, anche in senso mediatico? Rammentiamoci i giochi di Mosca nel 1980. Vabbè, lì i motivi del boicottaggio erano diversi (ed io all'epoca avevo solo 2 anni) ma immagino che ci fosse un'atmosfera che si tagliava col coltello pure laggiù.